Tra il profumo e la bellezza

Tra il profumo e la bellezza del lavandeto al tramonto

Castiglione Messer Raimondo, 13 Luglio 2024

Immergersi tra i profumi della lavanda e godere della sua bellezza, respirare in qualche modo le atmosfere tipiche della Provenza, coltivando la calma e la serenità. Tutto questo è possibile grazie all’accoglienza che il Lavandeto 3 Regine di Controfino, a Castiglione Messer Raimondo, offre a quanti scelgono di partecipare a delle iniziative rilassanti e coinvolgenti che organizzano per meglio far conoscere l’azienda e i suoi prodotti, offrendo una esperienza unica e indimenticabile. Una di queste iniziative è stata organizzata proprio da Tramand’Arti lo scorso 6 luglio. Ad accoglierci la titolare, Marina Di Benedetto, con noi circa 40 partecipanti.

Un pomeriggio distensivo e piacevole durante il quale abbiamo potuto conoscere meglio le proprietà della lavanda, il processo di trasformazione per ricavarne l’olio e anche conoscere i tanti prodotti che l’azienda propone.

L’esperienza è stata però un momento unico per concedersi una pausa dalla routine quotidiana. Merito anche delle idee che hanno reso il lavandeto ancora più accogliente e piacevole: un tavolo apparecchiato e delle cornici per suggestive foto; ma anche sgabelli, cuscini, teli e la proposta di piccoli laboratori.

Durante la serata è stato possibile anche vedere come si estrae l’olio dalla lavanda e assistere a alcune fasi della produzione del miele, (l’azienda produce quello di acacia, millefiori e di lavanda). A rendere ancora più piacevole la giornata un ricco aperitivo. In tanti si sono fermati ben oltre il tramonto, per godersi il fresco della sera, ammirando le stelle accompagnati dal suono di una chitarra.

Marina ci racconta la storia della sua azienda, nata su terreni tradizionalmente destinati alla coltivazione del grano e del foraggio. Con la sua famiglia ha avuto la forza di cambiare e di far nascere il primo lavandeto della valle del Fino e, grazie alla sua lavorazione, è nata una azienda, una impresa.

 La mia scommessa – racconta Marinaè stata quella di partire da ciò che avevo, la terra, dandole, però, una nuova vita. Lavanda 3 Regine è il mio sogno, quel sogno iniziato nel 2021 quando nessuno ci credeva. Destinare un campo da sempre coltivato in maniera tradizionale alla lavanda era una follia per tutti, ma non per me. Sono sempre stata affascinata da questo fiore e dai suoi innumerevoli benefici, dal suo profumo e dai suoi colori. Così, con tanta fatica, sacrificio e tenacia e l’appoggio di mio marito ho creduto in un progetto ambizioso, l’ho studiato e l’ho messo in pratica. Il risultato è una meravigliosa distesa lilla dal profumo inebriante che, ogni anno, alla sua fioritura, mi rende sempre più orgogliosa della scelta che ho fatto”.

Una scommessa vinta, ma non un salto nel vuoto. Marina e suo marito Fabrizio Di Giuseppe, hanno consultato un esperto, hanno fatto analizzare il terreno e solo dopo hanno deciso di mettere a dimora le prime 5mila piantine, occupando quasi un ettaro. “L’azienda era di mio suocero – spiega Marinaaveva anche un caseificio e tutti i terreni erano utilizzati per colture tradizionali. Noi manteniamo comunque la tradizione, facciamo ancora foraggio e produciamo olio extravergine d’oliva dai nostri ulivi, ma abbiamo voluto tentare questa strada”.

Con noi anche le tre figlie di Marina e Fabrizio: Alice, Giulia e Giada, sono loro le tre regine cui si rifà il nome del lavandeto. “La prima fioritura – racconta Marina c’è stata nel 2022, ed è stata una grande emozione. Noi vendiamo il fiore a grossisti per bouquet e addobbi e produciamo direttamente l’olio essenziale, dopo rigorose analisi di laboratorio. Il nostro olio viene estratto con un processo di distillazione per corrente di vapore in una cisterna: l’acqua va in ebollizione, poi esce da una serpentina mista all’olio. Olio e acqua cadono in un’unica ampolla e si separano per pesi specifici diversi, poi con un apposito utensile l’olio viene prelevato e verrà fatto analizzare. Successivamente sarà a riposo per tre, quattro mesi e imbottigliato in flaconi scuri da 10ml. L’olio essenziale è anche la componente di prodotti che realizza per noi un laboratorio chimico del territorio, ovvero: creme viso donna, creme dopo barba, creme lenitive antinfiammatorie, bagnoschiuma, shampoo, acqua micellare e anche maschera viso, il tutto ovviamente biologico”.

Marina è anche molto creativa e ama impegnarsi con creazioni artigianali, per questo è nata anche una linea di bomboniere. Lavorando la cera di soia con olio essenziale realizza candele e profumatori dalle forme più varie e originali per cerimonie di vario genere: nascite, matrimoni, compleanni e altro.

Ad arricchire la gamma di prodotti anche il miele millefiori, di acacia e di lavanda (da non confondersi con il miele al profumo di lavanda noto invece per la presenza di additivi chimici che servono per garantire questa profumazione). L’azienda è giovane, e per farsi conoscere sta mettendo in campo tante azioni di promozione, dando agli interessati la possibilità di vivere una esperienza nel lavandeto, come quella che vi raccontiamo, respirandone i profumi e la bellezza al tramonto, regalandosi relax e foto incantevoli. Il lavandeto è disponibile anche per shooting professionali. C’è poi il sito web con lo shop online: www.lavanda3regine.it oltre alle pagine social. Ovviamente spesso sono presenti in alcuni mercatini per far conoscere i loro prodotti e le caratteristiche della loro azienda.

La lavanda è rilassante, antiinfiammatoria, lenitiva, calmante, è usata contro l’insonnia, ha proprietà antimicotiche, antimicrobiche e antiparassitarie quindi è anche antitarme. Benefici questi sempre più apprezzati dai clienti e che valgono lo sforzo e la fatica che c’è nelle fasi di raccolta. “Noi siamo una bella squadra affiatata – spiega Marinala raccolta si fa da metà luglio, sotto il sole, e ci aiutano i miei suoceri Mauro e Annamaria e anche i miei genitori Antonio e Maria. Raccogliamo a mano solo la lavanda che si potrà trasformare, altrimenti il fiore appassirà. È un lavoro duro e faticoso, durante l’anno invece la lavanda non richiede particolare cura: a ottobre c’è la potatura e in genere non necessita di essere irrigata, ma vista la siccità che caratterizza questi tempi credo sarà necessaria”.

Nel salutarci Marina ci parla dell’importanza che ha per lei la tranquillità che si respira nei nostri luoghi: terra d’abbandono per tanti, ma che con le giuste intuizioni, il senso di sacrificio e un pizzico di coraggio, può rappresentare una scelta di vita e essere valorizzata per fini turistici. “Noi nel nostro piccolo – conclude – facciamo la nostra parte. Noi vogliamo crescere, vogliamo guardare al domani con fiducia, non tradendo la nostra storia che ha sempre avuto come missione il rispetto dell’ambiente e la valorizzazione del territorio”.

Evelina Frisa

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